La storia del Circolo


nella seconda metà del novecento e nel XXI secolo




La storia del Circolo Ravennate e dei Forestieri nella seconda metà del novecento e nel XXI secolo


Nell'anno 1958 lo stesso Presidente Massimo Stanghellini Perilli, insieme al fratello Vittorio, a Giuseppe Vittorio Merendi ed a molti altri illustri Soci, uscì dal Circolo Cittadino per promuovere la rifondazione del Circolo Ravennate.

Della prima Direzione, insediata il 13 maggio 1958 nello studio legale dell'Avv. Massimo Stanghellini Perilli, facevano parte: Comm. Giuseppe Vittorio Merendi, Dr. Giuseppe Dragoni, Ing. Mario Fattori, Sig. Ermanno Manzelli, Sig. Umberto Montanari, Dr. Mario Giuliani Ricci, Ing. Ettore Rivalta, Avv. Vittorio Stanghellini Perilli e Comm. Avv. Massimo Stanghellini Perilli.

La costituzione del Circolo venne formalizzata, con atto del Notaio Dr. Sergio Bandini, il 15 luglio 1958, nello studio legale dell'Avv. Massimo Stanghellini Perilli, in Via XIII Giugno (l'odierna Via Serafino Ferruzzi).

Dal 1958 e fino al 1959, sarà alla Presidenza il Comm. Giuseppe Vittorio Merendi, Agente generale dell'Ina Assicurazioni. Il Presidente eletto nel 1959 fu l'Avv. Vittorio Stanghellini Perilli.

Solo nel 1958 si tornò, dunque, all'antica denominazione di Circolo Ravennate, con l'aggiunta "e dei Forestieri", scelta che fu patrocinata dall'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Ravenna, sostenuta anche dal suo Presidente Mario Giuliani Ricci, il quale, essendo Socio e Consigliere del Circolo, desiderava estendere il numero degli associati anche ai forestieri, per dimostrare il carattere ospitale dei Cittadini di Ravenna. Così ospiti stranieri avrebbero potuto trovare un ambiente accogliente, elegante e riservato, dove ricevere l'assistenza di un interprete e la possibilità di leggere giornali stranieri. Questi erano gli innovativi intendimenti della nuova Direzione del Circolo.

La nuova sede, nella zona Dantesca tra Via Corrado Ricci e Via Guido Da Polenta, nel prestigioso cinquecentesco Palazzo Rasponi, fu inaugurata il 28 marzo 1959.

Il Circolo rinacque anche per cercare di dar vita ad un'Associazione maggiormente esclusiva ed elegante, ma, allo stesso tempo, più aperta agli esterni e alle mogli dei soci, recuperando così i principi fondanti dell'alta tradizione liberal-democratica Ottocentesca, offuscati nel periodo fascista.

L'elevato "rango" del Circolo viene sottolineato dai gemellaggi in essere con il Circolo della Caccia di Bologna, il Circolo degli Scomposti di Fano, il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo di Roma, il Circolo dei Negozianti di Ferrara, il Circolo Bononia di Bologna, il Circolo della Scranna di Forlì, il City University Club di Londra.

Pure l'alto costo d'adesione al sodalizio richiamava, come già accennato, le antiche consuetudini del "Circolo dei Signori" poiché, nel 1958, la quota (una tantum) d'iscrizione era di £ 30.000 e la quota associativa annuale era di £ 60.000.

Tali quote associative sono poi state adeguate ai nuovi standard di vita: dall'anno 2000, l'iscrizione è di Euro 500, mentre la quota annuale è pari ad Euro 800; per i Soci Forestieri la quota annuale è, invece, di Euro 400. L'art. 1 dello Statuto del 1958 ricalca, quasi testualmente, lo scopo del medesimo art. 1 dello Statuto del 1860, consistente, per l'appunto, ne «la riunione, in apposito locale, di civili persone, per ivi trattenersi nella conversazione, in giochi permessi, e nella lettura di libri e giornali».

Il Circolo è sempre stato la sede in cui i soci, in molte occasioni, si ritrovano con le loro Signore per conversare, leggere, giocare, cenare, divertirsi e organizzare gite sociali, ma è pure il luogo d'incontro dei soci con personalità della cultura, dello spettacolo, dell'economia, del giornalismo, già presenti a Ravenna o appositamente invitate.

Tra le più importanti, dagli anni Cinquanta ad oggi, si ricordino: Arturo Toscanini, Maria Callas, Giuseppe Di Stefano, Renata Tebaldi, Ezra Pound, Giorgio Gaslini, Riccardo Muti, Vittorio Gassman, Gigi Proietti, Mario Luzi, Tonino Guerra, Vittorio Sermonti, Franco Nero, Philippe Leroy, Carlo Lizzani, Ersilio Tonini, Alberto Moravia, Indro Montanelli, Giovanni Spadolini, Enzo Biagi, Vittorio Zucconi, Piero Ottone, Sergio Zavoli, Luca Goldoni, Igor Man, Corrado Augias, Eugenio Scalfari, Enzo Bettiza, Piero Angela, Gaetano Afeltra, Vittorio Sgarbi, Lilli Gruber, Carlo Lucarelli, Leo Turrini, Cino Ricci, Valentina Vezzali, Antonio Carile, Antonio Panaino, Claudio Spadoni, Luigi Lotti, Enrico Mentana, Franco Loi, Vincenzo Mollica, David Riondino, Giancarlo Mazzuca, Bruno Vespa, Giorgio Celli, Andrea Cangini, Gianmarco Tognazzi, Alessandro Gassman, Stefano Accorsi, Letizia Castà, Elenoire Casalegno, Omar Pedrini, Chiara Muti, Andrea Pezzi, Jerry Calà, Umberto Smaila ed i Gatti di Vicolo Miracoli.

Frequenti anche gli incontri letterari con scrittori ravennati e romagnoli e l'allestimento di mostre, nelle sale del Circolo, dedicate ad artisti locali di diversa estrazione.

Meno consuete le presenze di personalità politiche e istituzionali non ravennati, tra cui si possono citare: i Ministri Giovanni Galloni, Dino Felisetti, Valerio Zanone, Romano Prodi, Giorgio La Malfa, Francesco Nucara, l'Ambasciatore Usa in Italia Maxwell Rab, il Commissario dell'Unione Europea all'Economia e Finanze Lazlo Kovacs, il Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino, il Presidente della Camera dei Deputati Gian Franco Fini e il Principe Amedeo di Savoia Aosta.

Anche sul versante sportivo il Circolo è stato spesso un luogo d'incontro di giornalisti e campioni di tutte le discipline: tra essi i partecipanti alla manifestazione di vela "Match Race", promossa dal Socio Andrea Trombini, la cui prima edizione fu presentata proprio al Club.

Il Ristorante è da sempre il fiore all'occhiello del Circolo, luogo di socializzazione per i soci e i propri ospiti che, non di rado, hanno potuto apprezzare cene speciali grazie alla partecipazione di Chef del calibro di Gianfranco Vissani, Fulvio Pierangelini, Alfonso Iaccarino, Igles Corelli, Mauro Uliassi; altre serate gastronomiche speciali sono state preparate dalle sorelle Cristina, Antonella ed Elisabetta Nonino, di Giuliana Saragoni, di Andrea Rignoli, Davide Marino, Graziano Pozzetto, Gioacchino Cataldo, Giacinto Rossetti, Alberto Faccani e Andrea Bartolini.

Le sale del Circolo hanno tradizionalmente ospitato i partecipanti, provenienti da vari Paesi del mondo, ai Corsi Universitari di Cultura Ravennate e Bizantina e sempre sono state aperte a visitatori e studiosi italiani e stranieri.

Specialmente negli anni Sessanta e Settanta, l'ambiente del Circolo imponeva il rispetto di una rigida etichetta: d'obbligo era la giacca, la cravatta e l'abito scuro la sera; lo smoking per le feste sociali, il biglietto d'invito della Direzione per gli ospiti accompagnati dai Soci.

L'andamento del Circolo e l'osservanza delle regole sono, da sempre, affidati alle cure del Maestro di Casa, sin dai tempi di Ferdinando Babacci dal 186179, di Giuseppe Bellenghi dal 1866, di Geremia Zoli dal 1885 e di Giuseppe Blasi dal 1892.

Per oltre quarant'anni, dal 1960, questo ruolo è stato svolto in modo impeccabile dal Cav. Gino Asero, severo e garbato maestro di organizzazione, di buone maniere, di riservatezza e garante della conduzione di tutte le attività. Grande professionista sin dal suo esordio, in sostituzione del Maestro di Casa Dall'Aglio - chiamato a dirigere l'Hotel Bisanzio - ha curato il Circolo con le stesse premure riservate alla propria casa, per poi cedere il posto, dal 2003, al più giovane Gabriele Zannoni.

Vi erano alcuni Soci, tra gli anni Sessanta e Ottanta del '900, che hanno tenuto il Circolo come una "seconda casa", rendendolo quotidianamente vitale e facendone un'autentica rappresentazione della vita civile della medio-alta borghesia ravennate, protagonista nelle attività economiche, imprenditoriali e professionali della Città. Solo per citare alcuni nomi: il Comm. Giuseppe Vittorio Merendi, il Dr. Giuseppe Dragoni, l'Avv. Massimo Stanghellini Perilli, il Comm. Marino Marini, l'Avv. Silvio Fabbri, il Dr. Stelvio De Stefani, il Dr. Lino Rondelli, l'Avv. Manlio Travaglini Diotallevi, il Dr. Paolo Passanti, il Dr. Mario Serena Monghini, il Notaio Alessandro Scarano, il Dr. Sergio Bucchi, il Rag. Gino Caprara, il Dr. Luigi Baldini, il Dr. Franco Pedrola, l'Ing. Giancarlo Cortesi, l'Avv. Alberto Gualtieri, i Dr.i Federico e Raffaello Sighinolfi, l'Ing. Ernesto e l'Avv. Gabriele Spizuoco, il Notaio Sergio Bandini, il Dr. Guido Rosetti, il Rag. Guido Macera, l'Ing. Gianfranco Magnani e il Dr. Raul Gardini.

E proprio Gardini è stato per lungo tempo uno dei personaggi più aggreganti tra i soci del Circolo. Non senza dimenticare l'apporto fondamentale - da sempre un tratto distintivo del Circolo - delle Signore nell'organizzare e animare le serate mondane al Club.

Molti sono stati i convegni e le colazioni di lavoro, tenuti nei locali del Circolo, promossi da singoli soci per discutere delle proprie attività professionali o imprenditoriali.

Il Circolo resta saldamente radicato negli strati sociali cittadini attivi nelle libere professioni, nell'imprenditoria, nella dirigenza privata e pubblica, nella cultura e nell'economia.

La rilevanza sociale del Circolo è stata segnalata da un importante riconoscimento culturale di livello nazionale: il 5 novembre 2005, la Giuria del Premio Guidarello di Giornalismo, presieduta da Sergio Zavoli, ha assegnato il premio, destinato ad un'opera radio televisiva, al documentario-cortometraggio di RaiTre, curato dalla giornalista Rai Fulvia Sisti, sulla storia del Circolo Ravennate e dei Forestieri.

Dal 2003 il Circolo ha istituito uno speciale riconoscimento annuale: il Premio Ravenna Felix al Ravennate Lontano, riservato a quelle personalità, di origine ravennate, che abbiano esercitato un significativo ruolo sociale, culturale o professionale, al di fuori della Città. Sino ad ora i riconoscimenti sono stati conferiti a: l'Ambasciatore Antonio Bandini, l'Avv. Francesco Gianni, il Cav. Lav. Ing. Antonio Paolucci, il giornalista Dr. Andrea Pezzi, lo scenografo Dr. Alessandro Pondi, l'Ambasciatore Sergio Barbanti, l'imprenditore Federito Marchetti; ad essi è stato anche riconosciuto il titolo di Soci onorari del Circolo. In occasione del 150° anniversario di fondazione del Circolo è stato conferito il titolo di Socio onorario all'Ambasciatore Luigi Guidobono Cavalchini Garofoli, Consigliere del Circolo del Whist di Torino.

Nell'anno 2010, 150° di Fondazione, il Circolo ha avuto la visita e l'intervento del Presidente della Camera dei Deputati On. Gian Franco Fini.